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A Verona il Milan cerca il riscatto dopo il mezzo passo falso durante il turno infrasettimanale contro l’Udinese. La squadra di Pioli arriva a questo impegno decimata dagli infortuni (out all’ultimo anche Rebic e Theo Hernández, oltre ai soliti Ibra e Calhanoglu) e con un impegno di Europa League ormai alle porte. Un Verona in salute (8 punti nelle ultime 4 gare) prova invece l’ennesimo sgambetto alle grandi del campionato. L’equilibrio iniziale viene spezzato nella seconda metà del primo tempo grazie ad una bella punizione di Krunic, che beffa Silvestri con una traiettoria insidiosa. Il Verona non riesce a reagire e il Milan chiude subito i giochi ad inizio ripresa con una splendida azione conclusa da un destro di Dalot che si spegne appena sotto l’incrocio dei pali. La mezz’ora finale è di assoluto controllo per i rossoneri che si portano a -3 dall’Inter, in attesa del big match di domani tra la squadra di Conte e l’Atalanta di Gasperini.
Redazione Voti Fantamagazine: le pagelle Verona
Silvestri 5.5 - La punizione di Krunic è un mezzo capolavoro, ma rimane la sensazione che il portiere italiano non legga bene la traiettoria. Nulla può sul gol di Dalot all’incrocio che sostanzialmente chiude il match.
Ceccherini 5 - Schierato sul centro-sinistra, fatica in fase di impostazione e viene anche saltato con troppa facilità da Dalot in occasione del raddoppio rossonero. Sulla sua testa una delle poche occasioni per il Verona, ma manda largo.
Gunter 6 - Regge bene il duello con Leao nel primo tempo, nonostante il diverso passo rispetto all’attaccante portoghese. Sostituto a mezz’ora della fine nel vano tentativo di rimonta.
Magnani 5 - Soffre molto nel primo tempo, concedendo una grossa palla gol a Leao (che spreca) e causando la punizione dello 0-1 di Krunic con un intervento in netto ritardo. Non migliora nella ripresa.
Faraoni 5.5 - Non una partita facile per l’esterno scaligero. Non spinge molto sulla destra nel primo tempo, mentre arretra il suo raggio d’azione con l’uscita di Gunther. Sfiora il gol sul finale di gara.
Veloso 5.5 - Non una partita adatta al capitano gialloblù, che non riesce a dare qualità alla manovra come al suo solito.
Tameze 6 - Pomeriggio di battaglia per il jolly di Juric. Meite e Kessie sono due brutti clienti da affrontare, ma lui non sfigura. Tra gli ultimi a mollare.
Lazovic 5.5 - Schierato per la seconda di fila al posto di Di Marco, prova a sfondare sulla corsia sinistra nel primo tempo e a destra nel secondo dopo l’arretramento di Faraoni. L’impegno e la corsa non mancano, ma i suoi cross non risultano mai pericolosi.
Barak 5 - Assente ingiustificato per tutti i 50 minuti in cui rimane in campo. Dopo le ultime super prestazioni, Meite e Kessie lo braccano al meglio, senza concedere alcun spazio per i suoi tocchi ed inserimenti.
Zaccagni 5 - Come il suo compagno di reparto, incappa in un pomeriggio buio. Calabria gli prende subito le misure e lui non trova mai il guizzo giusto per liberare le sue solite giocate. Esce giustamente poco dopo l’intervallo.
Lasagna 5.5 - Come al suo solito si muove molto sul fronte offensivo, fornendo anche qualche spunto interessante nella prima frazione di gara. Non riesce però mai a creare pericoli a Donnarumma, più per meriti della coppia difensiva rossonera che per demeriti suoi.
Bessa 5 - Entra molto male in partita, raccogliendo l’eredità di Zaccagni, riuscendo forse a fare peggio. Il suo nome figura nel tabellino di gara solo per un giallo nel finale.
Salcedo 6 - Con il suo ingresso crea un po’ di confusione, ma almeno ci prova con qualche tentativo verso la porta di Donnarumma.
Ilic 6 - Prova a mettere ordine alla manovra, ma entra a partita ormai compromessa.
Di Marco 6.5 - Il migliore dei suoi anche giocando solo mezz’ora. Dal suo piede nascono le poche occasioni create dal Verona in tutti i 90 minuti.
Favilli 5.5 - Pochissimi palloni giocabili nei suoi 20 minuti di partita.
Pagelle a cura di Alessandro Faccin
Redazione Voti Fantamagazine: le pagelle Milan
Donnarumma 6 – Spettatore non pagante del match, praticamente mai sollecitato dagli avversari. Tiene in apprensione compagni e tifosi a inizio gara per un problemino al flessore, ma fortunatamente è rimasto in campo tenendo la porta inviolata, complice un salvataggio di Krunic a coprire il primo palo su un colpo di testa insidiosissimo di Faraoni nel finale.
Calabria 6.5 – Certezza di questo Milan, il terzino rossonero non ha avuto timore nell’affrontare anche a tutto campo Zaccagni, non disdegnando qualche sortita offensiva.
Tomori 6 – Al netto di qualche piccola disattenzione, il centrale difensivo inglese non è stato molto sollecitato. Sufficiente.
Romagnoli 6 – La panchina di Roma ha restituito al Milan una delle migliori versioni del capitano rossonero: nulla di straordinario, visto che il Verona non gli ha creato molti grattacapi, ma nell’ordinario ha dimostrato di essere attento e ordinato.
Dalot 6.5 – Si vede poco nel primo tempo, in cui si limita al compitino. Nella ripresa entra in campo col piglio giusto segnando dopo pochi minuti il gol del definitivo 2-0 che di fatto spegne le speranze avversarie di poter pareggiare la gara.
Meitè 6.5 – Sin qui la miglior prestazione in rossonero dell’ex Torino, che nonostante una gara sporca e un centrocampo avversario molto forte ha saputo districarsi molto bene al fianco di Kessiè, facendo tanta legna in mezzo al campo senza disdegnare giocate di qualità.
Kessiè 7 – Prestazione superlativa dell’ivoriano in mezzo al campo, salito in cattedra nei momenti cruciali della gara per dare equilibrio alla squadra e rompere le sortite offensive avversarie. Fisicamente e mentalmente, dopo qualche uscita a vuoto (insieme al resto della squadra), sembra tornato l’inesauribile motorino che tanto bene ha fatto fino a febbraio.
Saelemaekers 6.5 – La partita è sporca ma lui non si tira indietro, dimostrando di calarsi bene nella parte: da una grosso mano a Calabria con i suoi ripiegamenti e davanti si fa vedere spesso e volentieri, come in occasione dell’assist per la rete di Dalot.
Krunic 7 – Grande prestazione del bosniaco, che sulla trequarti gioca una grande gara: è sempre nel vivo del gioco e della manovra, pesca il coniglio dal cilindro con la magistrale punizione che sblocca il match e lo direziona verso una vittoria fondamentale in chiave Champions League. E nel finale salva un gol quasi fatto di Faraoni, ribattendolo a pochi centimetri dalla porta difesa da Donnarumma.
Castillejo 6 – Impegno e corsa a servizio della squadra, anche a sinistra, fascia non di sua competenza. Prova a dare qualità alla manovra ma non sempre ci riesce. Nel complesso sufficiente.
Leao 5.5 – Isolato davanti, ha solo due occasioni per incidere ma le fallisce entrambe. La prima è abbastanza clamorosa: cross di Calabria e colpo di testa da due passi su cui Silvestri avrebbe potuto poco, ma terminato alto sopra la traversa. Insufficiente.
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