Vittoria importante per l'Atalanta che si conferma macchina da guerra in trasferta. Gli orobici sbancano Marassi in virtù dell'autorete di Askildsen e dei centri di Zapata e Ilicic. I padroni di casa avevano aperto le danze con il sigillo di Caputo, ma la Dea ha risposto con grande fierezza in una gara molto intensa.
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Pagelle Sampdoria – Atalanta 1-3: Caputo ci prova, ma la Dea non si ferma!
Vittoria importante per l’Atalanta che si conferma macchina da guerra in trasferta. Gli orobici sbancano Marassi in virtù dell’autorete di Askildsen e dei centri di Zapata e Ilicic. I padroni di casa avevano aperto le danze con il...
PAGELLE SAMPDORIA
Redazione Voti Fantamagazine: le pagelle Sampdoria
Audero 5 - La deviazione di Askildsen lo mette fuori gioco, ma non ha grande reattività e devia la sfera in porta. Non può nulla sulle altre reti degli ospiti. Nel finale aveva negato il tris a Zapata con un intervento sicuro.
Dragusin 6,5 - Non è un terzino puro, quindi si proietta raramente in fase offensiva. Ma ha un gran cuore e con interventi al limite spesso riesce a rubare la sfera con gran intelligenza. Coraggio e determinazione, può essere un prospetto molto interessante.
Yoshida 4,5 - Paga la differenza di chili e centimetri - pur avendo una gran elevazione - contro Zapata. Come in occasione del raddoppio, con il colombiano che lo brucia con uno stacco imperioso. Ilicic, infine, lo brucia nel finale con una serpentina meravigliosa.
Colley 5,5 - Recupera in extremis, ma si vede che non è al meglio della forma. Prova a contrastare Zapata con il fisico, al costo di dover uscire in anticipo. Non prima di aver giocato da terzino arretrato.
Murru 4,5 - Crolla sotto i colpi di Zappacosta. Una sua brutta uscita regala, difatti, lo sviluppo della rete dell'1-2. Mai in partita, avrebbe una buona opportunità in fase offensiva ma viene anticipato agevolmente.
Thorsby 6 - Pronti, via e regala un assist perfetto per Caputo che manda in vantaggio i padroni di casa. La squadra lo cerca spesso perché sa di sfruttare le sue lunghe leve, ma forse non è un grande idea contro la squadra più muscolare del campionato che, dopo un paio di minuti, legge con facilità le intenzioni blucerchiate.
Adrien Silva 5,5 - Ordinato in fase di regia, ha il demerito, però, di abbassarsi troppo concedendo, quindi, tanto spazio alla Dea che è abile a ripartire in maniera veloce sulla trequarti.
Askildsen 5 - Sfortunato protagonista in occasione dell'autogol che consente all'Atalanta di pareggiare i conti. Sempre girato spalle alla porta, ha pochi palloni per issarsi a protagonista e riscattarsi dall'errore su Zapata.
Gabbiadini 5,5 - Buon primo tempo. Molto volitivo, manda in porta Caputo ma il compagno di reparto sbaglia la conclusione a tu per tu con Musso. Si eclissa nella ripresa, fino all'inevitabile sostituzione.
Caputo 6 - Ritrova il gol dopo oltre un mese di digiuno (ultimo gol il 19 settembre). Ha la possibilità di siglare la doppietta a fine primo tempo, ma Musso compie una gran parata e lo inchioda all'errore. E' l'ultimo squillo di un match giocato sempre sul filo del fuorigioco.
Candreva 5,5 - Un po' meno in palla rispetto alle precedenti partite. Paga la stanchezza dei tanti impegni ravvicinati. Tenta il tiro in un paio di circostanze, ma l'esito è da dimenticare.
Chabot 6 - Buon ingresso da parte del difensore blucerchiato che innesca anche il nervosismo di Ilicic. Sul tris non riesce a chiudere Ilicic che aveva aggirato agevolmente Yoshida.
Ciervo 6 - Gioca come quinto, ha una buona gamba. Chiaramente deve maturare sulle scelte, ma D'Aversa ha materiale su cui poter lavorare.
Quagliarella 5,5 - L'inizio è promettente, poi però cade nella ragnatela difensiva bergamasca e non si accende mai.
Ekdal SV
Torregrossa SV
PAGELLE ATALANTA
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Musso 6 - Può poco sulla rete di Caputo, si riscatta sullo stesso attaccante blucerchiato con una gran uscita bassa evitando che il risultato possa ritornare sulla parità. Nella ripresa si concede un grosso rischio, ma fa buona guardia.
de Roon 6,5 - Si sta adattando al nuovo ruolo con gran applicazione. Contribuisce alla fase offensiva con qualche proiezione ben studiata e intelligente.
Palomino 5 - Si fa beffare facilmente da Caputo in due occasioni: in una nasce il gol del vantaggio della Sampdoria, nell'altra l'attaccante blucerchiato lo grazia dinanzi a Musso. Alza bandiera bianca all'intervallo per un infortunio muscolare rimediato negli ultimi frangenti del primo tempo.
Lovato 6,5 - Risponde presente alle tante critiche ricevute. Smista la sfera con gran tranquillità e da una sua verticalizzazione nasce l'azione del pari della Dea. Nel secondo tempo, senza Palomino, è lui a comandare con autorità la difesa.
Maehle 6 - Altra prestazione tutto sommato positiva dell'esterno danese. Poche occasioni, rispetto al solito, ma maggior equilibrio in entrambe le fasi. Sulla sua fascia di competenza non soffre mai.
Freuler 6 - Solita prestazione di quantità e qualità per l'architetto svizzero che evita di far collassare il centrocampo nella ripresa mantenendo i giusti spazi tra i reparti.
Koopmeiners 6,5 - Sempre più nel vivo del progetto Atalanta. Cuce gioco, ma sa anche essere ruvido quando serve.
Zappacosta 6,5 - Posizionato male in occasione del vantaggio di Caputo, si rifa con i due cross che producono l'uno-due dell'Atalanta. Diventa un fattore sulla fascia. Si eclissa nella ripresa.
Malinovskyi 6 - Non proprio brillantissimo, alcune sue conclusioni sono da dimenticare. Ma da una sua intuizione nasce il pareggio, segno che il suo contributo è sempre prezioso.
Pasalic 5,5 - Più prezioso in fase di interdizione che in fase offensiva. Impensierisce poco la difesa ligure nonostante abbia caratteristiche che potevano mettere in difficoltà il duo Colley-Yoshida.
Zapata 7 - Grande gara per l'attaccante colombiano, ex tra l'altro dell'incontro. Propizia il pareggio costringendo l'intervento disperato di Askildsen che buca il suo stesso portiere. Sigla il raddoppio con un preciso colpo di testa. Sfiora in più circostanze il tris (e la doppietta personale), ma prima fa la barba al palo, poi trova Audero.
Scalvini 6,5 - Gioca da veterano. Eppure, prima di subentrare, aveva solamente giocato quattro minuti in Serie A. Il classe 2003 si dimostra già integrato negli schemi di Gasperini e non soffre nemmeno nel finale mostrando grande concentrazione fino al fischio finale.
Ilicic 7 - Inizia in maniera nervosa, guadagnandosi un inevitabile giallo. Poi cresce col passare del tempo, fino a siglare il definitivo 1-3 con una perla delle sue. Disorienta Yoshida e poi inchioda Audero con una conclusione precisa e potente che si spegne sotto la traversa.
Miranchuk SV
Pezzella SV
Piccoli SV
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