voti fantacalcio

Pagelle Lazio – Genoa 4-3: biancocelesti prima dominano, poi rischiano! – Voti Fantacalcio

All’Olimpico la Lazio soffre ma conquista tre punti fondamentali nella sua corsa verso la Champions League, superando 4-3 un Genoa gagliardo e mai domo. Nel primo tempo c’è solo una squadra in campo: un fortunato Correa e un cinico Immobile...

Voti Fantamagazine

All’Olimpico la Lazio soffre ma conquista tre punti fondamentali nella sua corsa verso la Champions League, superando 4-3 un Genoa gagliardo e mai domo.

Nel primo tempo c’è solo una squadra in campo: un fortunato Correa e un cinico Immobile portano la Lazio in vantaggio di due lunghezze all’intervallo. Nella ripresa succede di tutto: Ballardini cambia il volto della sua squadra, che accorcia le distanze - complice un goffo Marusic - ma che poi soccombe sulle iniziative in contropiede dei biancocelesti Luis Alberto e Correa. Quando ormai la partita sembra finita, Scamacca e Shomurodov mettono paura a Inzaghi. Nel finale i rossoblù ci provano, ma a spuntarla è la Lazio, che continua a volare fra le mura amiche.

PAGELLE LAZIO

Redazione Voti Fantamagazine: le pagelle Lazio

Reina 5.5 - inoperoso per buona parte della prima frazione di gioco, nella ripresa non ha particolari colpe né sull’autogol, né sul rigore, ma in occasione della rete di Shomurodov viene beffato sul suo palo.

Marusic 5 - schierato nuovamente in una posizione inusuale, il suo compito viene facilitato dalla scarsa pericolosità degli ospiti per oltre un tempo. Poi, però, si rende protagonista in negativo, con la goffa deviazione nella propria porta e con le praterie che lascia a Shomurodov per il definitivo 4-3.

Hoedt 6 - bravo a contenere Destro, nonostante l’atteggiamento rinunciatario dei rossoblù lo aiuti in tal senso. Si rende protagonista di un paio di chiusure importanti, sia in campo aperto che a difesa schierata, e non ha colpe evidenti su nessuna delle reti degli ospiti.

Radu 5.5 - discreta anche la prova del veterano rumeno dei biancocelesti: dalla sua parte la spinta è praticamente nulla, per cui lui si piò anche permettere di impostare con una certa - e per certi versi soprendente - qualità. L’unico appunto è sul momentaneo 2-1, quando Ghiglione sfugge dalla sua parte.

Lazzari 6 - gara un po’ anonima per il motorino della fascia destra: dalla sua parte Zappacosta lo impegna meno del previsto, e lui ricambia il favore. Tutte le azioni pericolose partono, evolvono e si concludono unicamente nella parte centrale del campo.

Milinkovic-Savic 6.5 - ispirato: tenta un paio di conclusioni dal limite e dialoga in velocità con i compagni. Si fa sentire meno del solito fisicamente, ma l’apporto tecnico, come al solito, non viene a mancare.

Leiva 5.5 - molto nervoso, perde diversi palloni in fase di impostazione e rimedia un cartellino giallo evitabile a metà campo al terzo fallo consecutivo. Viene sostituito a inizio ripresa.

Luis Alberto 7.5 - da una sua verticalizzazione improvvisa nasce il rigore del 2-0, da una sua conclusione il 3-1, dalle sue accelerazioni, dai suoi strappi e dai suoi passaggi filtranti la maggior parte delle azioni pericolose dei biancocelesti. In questo tipo di partite si esalta ed è una gioia per gli occhi.

Lulic 6 - ordinaria amministrazione sulla fascia sinistra. Goldaniga non spinge mai, lui si fa sentire poco in fase offensiva e fa il compitino in fase di distribuzione e di impostazione.

Correa 7 - il primo gol è frutto di un rimpallo molto fortunoso, il secondo invece è tutto suo. La vivacità non viene mai a mancare, la lucidità al momento dell’ultimo passaggio invece non è quella dei giorni migliori, ma la finalizzazione invece sì. Nel complesso, dà continuità alla prova strepitosa contro il Milan.

Immobile 7 - cerca il gol dal primo all’ultimo minuto: prima rimbalza su Perin, poi si conquista e trasforma il rigore che indirizza definitivamente la partita, e nella ripresa ispira il momentaneo 3-1 di Luis Alberto. Il periodo buio sembra ormai alle spalle.

Cataldi 4.5 - subentra con determinazione e con tanta voglia: quando porta palla negli spazi si rende piuttosto pericoloso. Nel finale, però, l’ingenuo e bruttissimo fallo su Badelj in area di rigore riapre evitabilmente la partita: un errore che poteva costare davvero molto caro.

Fares 6 - entra per dare velocità e soluzioni alle ripartenze biancocelesti, ma paradossalmente si rende più utile in fase di copertura che in fase di spinta.

Pereira 5.5 - spreca un paio di buone occasioni in contropiede, facendosi rimontare da Masiello prima e da Rovella poi.

Parolo s.v.

Akpa Akpro s.v.

PAGELLE GENOA

Redazione Voti Fantamagazine: le pagelle Genoa

Perin 6 - nei primi venti minuti è un Perin contro tutti, ma poi il pomeriggio prende una brutta piega: viene beffato - senza colpe - dal rimpallo sullo stinco di Correa, dalla trasformazione perfetta dagli 11 metri di Immobile e dalla perla di Luis Alberto, poi non è impeccabile sul 4-1 dell’argentino. Ma - nel complesso - l’impressione è che senza di lui il passivo sarebbe stato ancora più pesante.

Biraschi 6 - il migliore della retroguardia rossoblù: si batte dal primo all’ultimo minuto e dà del filo da torcere agli attaccanti biancocelesti sia quando si sposta sull’esterno che quando stringe al centro.

Radovanovic 4 - il rimpallo su Correa che batte Perin è fortunoso, certo, ma lui arriva in ritardo e gli calcia addesso con una forza sconsiderata. Come se non bastasse, atterra Immobile in area di rigore quando ormai aveva già perso il pallone: un disastro.

Masiello 5.5 - ci mette una pezza dove e quando serve, ma appare poco a suo agio sulla sinistra, dove deve sostituire Criscito. Nel complesso, non riesce a fare valere la sua esperienza a sostegno dei compagni spaesati.

Goldaniga 5 - un fantasma nel primo tempo: l’attenuante della posizione insolita da esterno destro c’è, ma non basta. Nel secondo tempo rimane a guardare mentre Luis Alberto insacca indisturbato.

Strootman 6 - non pecca mai di intensità, fa valere i suoi attributi atletici e prova a mettere ordine in una manovra lenta, prevedibile e compassata, andando anche vicino al gol a fine primo tempo. Viene sostituito a inizio ripresa per dare più qualità alla linea mediana rossoblù.

Badelj 6.5 - per 75 minuti sbaglia praticamente tutto, poi si accende all’improvviso e risolleva il Grifone: si conquista il calcio di rigore trasformato da Scamacca e manda in porta Shomurodov per il definitivo 4-3.

Zajc 5 - in sordina anche lo sloveno, e ormai è tutto fuorché una novità. Tocca pochissimi palloni, e non si ricordano giocate degne di nota. Al di fuori del mese di gennaio di fuoco, una stagione da dimenticare.

Zappacosta 6 - nella prima frazione di gioco è il meno peggio dei rossoblù, come sempre. Si dà da fare sulla fascia, spingendo meno del solito ma sbagliando poco. Nella ripresa prova a mettersi in proprio, ma è davvero troppo isolato, e nel finale viene sostituito stremato.

Shomurodov 7 - primo tempo anonimo, secondo tempo da trascinatore: da una sua verticalizzazione nasce l’azione del momentaneo 2-1, poi nel finale è freddo nel realizzare il 4-3 che riaccende le speranze rossoblù.

Destro 5 - davvero scarso il contributo al gioco rossoblù: non riesce mai a tenere sui il pallone e conquista pochi falli per fare salire la squadra. L’attenuante c’è, però, ed è abbastanza importante: nell’arco dei 45 minuti in cui rimane in campo, i compagni gli passano il pallone tra i piedi soltanto due volte.

Ghiglione 6.5 - entra e dà subito la scossa, propiziando l’autorete di Marusic con una bella cavalcata sulla destra. Nel finale è uno dei motori della pressione del Grifone: promosso.

Scamacca 6.5 - non fa mai mancare le giocate di qualità, e la personalità con la quale scende in campo è sempre impressionante. La stessa personalità con cui trasforma il rigore del momentaneo 4-2, che riapre la partita.

Pjaca 5.5 - entra con vivacità e determinazione, ma in fin dei conti questa impressione si rivela tanto fumo e poco arrosto. Perde il pallone da cui nasce l’azione del quarto gol biancoceleste. Non si accende nemmeno nel finale.

Rovella 7 - anche lui subentra in modo pimpante e determinato, giocando il pallone con qualità e con sicurezza. La manovra del Genoa rimane abbastanza prevedibile, ma lui fa il possibile per darle una scossa. Nel finale è prezioso sia in fase di impostazione che in fase di copertura.

Cassata 6 - anche lui entra a giochi ormai fatti, per cui è difficile giudicare obbiettivamente la sua prova, che è comunque senza infamia né lode. Buona anche la sua personalità, in particolare quando conclude una bella serpentina con un tiro dalla distanza.

tutte le notizie di