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Microfratture negli Sportivi: un focus sul Calcio

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Le microfratture da stress, dette anche fratture dello sportivo, sono un problema comune tra chi pratica attività fisica a livello agonistico, in particolare tra coloro che praticano sport ad alto impatto come il calcio. Si tratta di piccole...
Redazione Fantamagazine

Le microfratture da stress, dette anche fratture dello sportivo, sono un problema comune tra chi pratica attività fisica a livello agonistico, in particolare tra coloro che praticano sport ad alto impatto come il calcio. Si tratta di piccole crepe che si formano nelle ossa a seguito di stress ripetitivo. Sebbene le microfratture possano sembrare meno gravi rispetto alle fratture complete, possono comunque causare dolore significativo e richiedere un trattamento adeguato per prevenire complicazioni.

Cause delle Microfratture

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Il sovraccarico è sicuramente uno dei fattori scatenanti delle microfratture, specialmente a livello dell'articolazione del piede. Queste fratture sono causate da movimenti intensi e ripetuti come il tiro, il passaggio, il cambio di direzione e i salti.

Un altro fattore fondamentale è rappresentato dai campi di calcio con superfici dure che non rispettano elevati standard di qualità. Questo, insieme all'uso di calzature da gioco non adeguate al tipo di campo, può sicuramente aumentare il rischio di microfratture.

Sintomi e Diagnosi

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Una delle caratteristiche principali delle microfratture da stress è che sono difficilmente individuabili inizialmente, poiché sono fratture molto piccole da rilevare con una radiografia. Infatti, in molti casi vengono individuate tardivamente, causando ritardi nella guarigione. I sintomi principali possono includere dolore nella zona colpita, gonfiore e aumento del dolore sotto sforzo fisico.

Tipi di Trattamento

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Sicuramente il riposo fino a guarigione ossea è la strada seguita dalla maggior parte dei medici. In alcuni casi, possono prescrivere l'utilizzo della magnetoterapia CEMP, la quale può migliorare i tempi di guarigione, fondamentali per una pronta ripresa del calciatore. Nel caso dell'utilizzo della magnetoterapia, questa viene spesso consigliata per cicli che vanno dai 30 ai 60 giorni, per un massimo di 6-8 ore, con possibilità di trattamento notturno. Visto il costante utilizzo giornaliero, viene consigliato il noleggio magnetoterapia per poterla effettuare a domicilio senza creare ulteriori disagi al paziente.

Una volta che la parte ossea si è calcificata, inoltre, può essere consigliata la fisioterapia per migliorare e rafforzare la struttura muscolare della zona interessata. Tra gli esercizi di fisioterapia adottati sono sicuramente consigliati quelli di rinforzo e propriocettivi per migliorare la biomeccanica e prevenire ulteriori infortuni.