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UEFA Nations League, tutto quello che c’è da sapere

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Non è una di quelle competizioni che sono entrate da subito nel cuore degli appassionati, stante la sua recente introduzione, ma d’altro canto ormai la UEFA Nations League è una realtà a tutti gli effetti. Proviamo, quindi, a comprendere...
Redazione Fantamagazine

Non è una di quelle competizioni che sono entrate da subito nel cuore degli appassionati, stante la sua recente introduzione, ma d’altro canto ormai la UEFA Nations League è una realtà a tutti gli effetti. Proviamo, quindi, a comprendere meglio il format che caratterizza questo torneo che si rivolge essenzialmente alle nazionali e che è stato un po’ rivoluzionato nel corso degli ultimi mesi.

C’è da dire come non tutti i giocatori hanno dimostrato, in varie interviste, di essere particolarmente favorevoli a questo torneo, che in sostanza ha preso il posto delle vecchie amichevoli che, prima della Nations League, dominavano buona parte del calendario internazionale durante le soste dai vari tornei nazionali. Sul portale di Betway, nota piattaforma di scommesse calcio, è stato pubblicato un interessante articolo che approfondisce il regolamento della Nations League e le novità rispetto alle precedenti edizioni.

Il format che caratterizza la UEFA Nations League

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Sono quattro le leghe che vanno a comporre la Nations League e la distinzione si basa essenzialmente sul ranking UEFA in termini di nazionali. Le quattro leghe sono state ribattezzate con le prime quattro lettere dell’alfabeto. Ebbene, nel caso delle leghe A, B e C, va detto che la composizione coinvolge 16 squadre ognuna, con un’ulteriore ramificazione in quattro gruppi composti a loro volta da quattro squadre. La quarta lega, quella D, include sei squadre che sono state suddivise in due gruppi formati da tre compagini ciascuno.

La prima fase, come si può facilmente intuire, è quella a gironi, in cui si affrontano le varie squadre che compongono ciascun gruppo. La struttura prevede match di andata e di ritorno: complessivamente, si giocano sei gare distribuite nel corso delle finestre dedicate ai match internazionali durante i mesi di settembre, ottobre e novembre.

Chi si riesce a classificare ai primi due posti di ciascun girone della Lega A arriva fino ai quarti di finale. Si tratta di una novità che è stata introdotta proprio di recente, che si differenzia quindi rispetto al format delle edizioni precedenti, in cui solamente le nazionali che si classificavano al primo posto avevano l’accesso diretto ai quarti di finale.

Chi arriva agli ultimi due posti della Lega A, invece, finisce nella serie “cadetta” e di riflesso opera anche il meccanismo di promozione delle prime due classificate della Lega B. Un procedimento di promozione e retrocessione che funziona anche presso la Lega C e la Lega D. Le compagini che militano in Lega C che faranno registrare il punteggio più basso saranno retrocesse in via del tutto automatica, ed è un’altra novità in confronto alle scorse edizioni, in cui invece c’erano i playout.

Cosa è successo nella prima edizione della UEFA Nations League

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Sono già passati sei anni dalla prima edizione di questa competizione. La stagione era la 2018/2019 e la coppa è finita nelle mani del Portogallo, guidati da Cristiano Ronaldo e da pochissimo tempo vincitori anche del campionato europeo. In quell’occasione, la nazionale lusitana era stata protagonista di un percorso eccellente, dal momento che nel suo gruppo 3 aveva fatto fuori prima l’Italia e poi la Polonia, accedendo quindi alle Final Four che si sono svolte nel mese di giugno del 2019.

La prima gara ha contrapposto Portogallo e Svizzera e in quel caso fu ancora una volta la verve realizzativa di Cristiano Ronaldo ad avere la meglio. La tripletta di CR7 ha permesso al Portogallo di battere la Svizzera 3-1 e di raggiungere la finale contro l’Olanda, che intanto aveva fatto fuori in semifinale i più quotati inglesi. La sfida finale venne decisa non dal solito Cristiano Ronaldo, bensì da una prodezza di Gonçalo Guedes, mentre il terzo posto è andato all’Inghilterra, che ha superato solo ai calci di rigore la Svizzera nell’altro match.