L'Italia ha trionfato a Euro 2020, ma la Serie A non è ancora riuscita ad uscire dalla morsa del Coronavirus. A testimoniarlo è il focolaio scoppiato nello Spezia, che al momento presenta ben 11 positivi di cui 10 calciatori. La situazione per ora è sotto controllo, come dichiarato dal medico sociale del club ligure, nonché membro della Commissione Medica della FIGC, Vincenzo Salini, che ha spiegato le probabili origini di un tale contagio di massa:
Allarme Covid
Spezia, emergenza Covid: “Colpa dei due calciatori no-vax”
All'origine del focolaio spezzino ci sarebbe la scelta di due calciatori di non vaccinarsi
"Abbiamo provveduto ad effettuare la prima dose di vaccino. Due calciatori non hanno voluto effettuare il vaccino e si ritengono no-vax e si è creato un piccolo cluster dal punto di vista clinico. Per fortuna però, tutti i ragazzi stanno bene. Non convocare i no-vax? Questa decisione spetta ai club, ma comunque si tratta di una percentuale bassa. Penso che questo aspetto spinga ancora di più i calciatori a vaccinarsi. I calciatori vaccinati sono risultati positivi perché non abbiamo una copertura completa tra prima e seconda dose. Uno dei due no-vax è risultato positivo e gli altri vaccinati avevano avuto da troppo poco la prima dose per essere coperti. Situazione critica? Io sono fiducioso perché i numeri dell’ospedalizzazione sono bassi e quelli che vanno incontro al ricovero non sono vaccinati. Io sono sicuro che allo Spezia, dopo la seconda dose, non avremo più problemi, così come sono sicuro che con il green pass avremo gli stadi pieni con percentuali importanti. I calciatori dovrebbero vaccinarsi, ma noi possiamo fare solo opera di persuasione".
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