news

Il giornalista Daniele Bartocci eletto Eccellenza Internazionale al Global Recognition Award

Il giornalista Daniele Bartocci eletto Eccellenza Internazionale al Global Recognition Award - immagine 1
Daniele Bartocci nei giorni scorsi ha vinto il prestigioso premio internazionale, partecipando come ospite tv al Processo di Biscardi. A novembre, nella suggestiva location del Museo del Calcio di Castellabate, riceverà il premio speciale Pietro...
Redazione Fantamagazine

Daniele Bartocci nei giorni scorsi ha vinto il prestigioso premio internazionale, partecipando come ospite tv al Processo di Biscardi. A novembre, nella suggestiva location del Museo del Calcio di Castellabate, riceverà il premio speciale Pietro Mennea in memoria del grande campione dello sport

Un prestigioso riconoscimento che celebra l’eccellenza professionale e lo spirito di innovazione. C’è anche il giovane e talentuoso giornalista italiano Daniele Bartocci, ospite nei giorni scorsi al Processo di Biscardi – già eletto tra le 100 Eccellenze Italiane 2023 a Montecitorio insieme a Gigi Buffon e Loris Capirossi – tra le eccellenze internazionali del Global Recognition Award 2024. Un premio inserito da Forbes tra i più importanti a livello mondiale.

Ogni anno, il Global Recognition Award mette sotto i riflettori figure straordinarie che hanno lasciato un'impronta indelebile nei loro rispettivi campi. Questo riconoscimento internazionale è riservato a chi ha dimostrato elevati livelli di performance, eccellenza innovativa e responsabilità sociale, celebrando nello stesso tempo diversità e inclusione sociale.

Il processo di valutazione del Global Recognition Award è notoriamente rigoroso: le personalità selezionate provengono da una vasta gamma di settori, tra cui business, innovazione, sostenibilità e responsabilità sociale. La giuria, composta da esperti internazionali, esamina attentamente ogni area (business, sostenibilità, giornalismo…) per identificare le migliori personalità e realtà a livello globale.

Il Global Recognition Award non si limita però a riconoscere i grandi successi professionali, ma va a celebrare il contributo e l’impatto positivo dei premiati sull’ecosistema circostante, intesi come leader e innovatori, capaci di ispirare su scala globale. Proprio Daniele Bartocci è stato uno dei protagonisti del Global  Award, ricevendo l'ambito premio per la sua eccezionale carriera nel giornalismo sportivo e food in giovane età. La sua dedizione, competenza, motivazione e passione – si legge nella motivazione - lo rendono di certo un modello da seguire per le nuove generazioni, consolidando anno dopo anno la sua posizione tra i migliori talenti italiani. Nei giorni scorsi al Processo di Biscardi, dove erano ospiti tra gli altri Carlo Taormina e mister Andrea Agostinelli, Daniele Bartocci si è espresso così sulla tecnologia Var applicata all’interno del sistema calcio italiano: “Siamo convinti che questa tecnologia, per come è applicata in questo momento nel nostro paese, porti grandi benefici ai club italiani, con particolare riferimento a quelli impegnati nelle coppe europee?”. Questo l’interessante quesito posto dal giornalista sportivo e food manager Daniele Bartocci durante la scorsa puntata del celebre ‘Processo di Biscardi’, giunto alla sua 39^ edizione. D’altronde negli ultimi giorni i numerosi episodi discutibili hanno animato la discussione in merito alla tecnologia Var su cui al momento sembrano non intravedersi sostanziali certezze. Bartocci negli ultimi tempi aveva vinto, tra gli altri, il Premio Cesarini (Zona Cesarini) come miglior giornalista sportivo giovane, il Myllennium Award, il 2022, il Food and Travel Award, il Giovanni Arpino Torino 2020 e il premio speciale food&sport al Festival Nazionale Giornalismo Sportivo Overtime. A novembre al Museo del Calcio di Castellabate riceverà il premio speciale internazionale Pietro Mennea in memoria del grande campione dello sport. Piccola curiosità, lo zio di Daniele, tra l’altro, fu primo vice-allenatore italiano di un altro grande campione, il ‘Re Mida del volley’ Julio Velasco, a Jesi, nel lontano 1983. “Jesi in quella stagione sfiorò da matricola la storica promozione in A1”, ha confessato di recente Bartocci durante un programma di Radio24 Sole 24 Ore.