CAMERUN, SCOPPIA IL CASO ONANA: LE ULTIME SUL PORTIERE DELL'INTER

FantaMondiale, in casa Camerun scoppia il ‘caso’ Onana: il portiere dell’Inter lascia il Qatar

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Andrè Onana lascia il Qatar. Il portiere del Camerun, dunque, ora farà ritorno in patria per poi tuffarsi tra qualche settimana a Milano dove tornerà a difendere i pali della porta dell'Inter

Mario Ruggiero

Andrè Onana lascia il Qatar in anticipo dopo l'esclusione di ieri alla vigilia della sfida contro la Serbia, poi conclusasi con il punteggio di 3-3. Il confronto con il CT Rigobert Song - in carriera ex difensore della Salernitana - non ha portato ad una riappacificazione tra le parti che hanno avuto uno strappo nelle scorse ore. Per la sfida decisiva contro il Brasile (con una vittoria i Leoni indomabili potrebbero sperare in una qualificazione agli ottavi) i pali della porta di Aboubakar e compagni saranno difesi da Epassy.

FANTAMONDIALE, IN CASA CAMERUN SCOPPIA IL 'CASO' ONANA: IL PORTIERE DELL'INTER LASCIA IL QATAR

Rapido riassunto delle puntate precedenti. Il portiere dell'Inter era stato escluso dall'undici contro la Serbia per motivi disciplinari, probabilmente un diverbio col CT Song dovuti al modo di interpretare il ruolo del portiere abbastanza folkloristico da parte di Onana che non ha accettato questo consiglio, minacciando di lasciare la squadra. Dopo la sfida, c'è stato un nuovo colloquio tra tecnico e calciatore con la supervisione della stella del Camerun Samuel Eto'o. Il colloquio di ieri non ha tranquillizzato gli animi, al punto che il portiere nerazzurro ha lasciato, oggi, il Qatar.

Non prima di affidare ai social un lungo post per spiegare il suo punto di vista sulla vicenda: “Voglio esprimere il mio affetto per il mio Paese e per la Nazionale. Ieri non mi è stato permesso di essere sul campo per aiutare il Camerun, come faccio sempre, a raggiungere gli obiettivi della squadra. Mi sono sempre comportato in modo da condurre bene la squadra al successo. Ho messo tutto il mio impegno e le mie energie per trovare soluzioni a una situazione che spesso un calciatore vive, ma non c’è stata volontà dall’altra parte. Alcuni momenti sono difficili da assimilare. Tuttavia, rispetto e sostengo sempre le decisioni delle persone incaricate di perseguire il successo del nostro Team e del nostro Paese. Estendo tutto il sostegno ai miei compagni di squadra perché abbiamo dimostrato di essere in grado di andare molto lontano in questa competizione. I valori che promuovo come persona e come giocatore sono quelli che mi identificano e che la mia famiglia mi ha trasmesso fin dall’infanzia. Rappresentare il Camerun è sempre stato un privilegio. La Nazione prima e per sempre”.

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