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Il passo falso e annessa sconfitta contro l'Hellas Verona non è andato giù a José Mourinho, che ora vuole riportare la sua Roma sulla retta via, tornando alla vittoria contro l'Udinese nella partita in programma domani all'Olimpico alle 20:45.
Tra prestazioni e mercato: “Il mercato è chiuso e voi volete già farmi parlare di questo. Non lo faccio. Non parlo di mercato io. Analizzo la questione, ma non posso dirvi tutto e non entro in questa dinamica con voi. Abbiamo perso una partita, non ho nient’altro da dire. Guardiamo al futuro e non ai 3 punti persi che ormai non possiamo più recuperare. Mi avete visto una volta sola euforico, ora non diventerò l’opposto per una sola partita persa. Io sono equilibrato e so perfettamente perché sono venuto qui, per il mio livello di esperienza, maturità, equilibrio. Lasciateci tranquilli, nel bene e nel male".
Sulla sconfitta contro il Verona:“Perché in pochi si aspettavano la nostra sconfitta? Perché venivamo da 6 vittorie? Mi avete visto celebrare come un pazzo una vittoria speciale come quella contro il Sassuolo perché era la mia panchina numera 1.000 e poi perché abbiamo vinto al 90’, mi avete visto euforico solo per un minuto e mi avete visto equilibrato sempre. Ho sempre detto che la Roma parte 29 punti dietro l’Inter e adesso non mi vedrai pessimista dopo una partita persa. Contro l’Hellas Verona avrei dovuto dire che l’arbitro ha sbagliato ad ammonire Veretout, oppure che la pioggia ha condizionato il match e magari un pareggio era giusto, ma forse sono troppo onesto. Sono triste per il ko, ma dobbiamo rimanere equilibrati. So perfettamente per cui sono venuto qui: ho un livello di esperienza di maturità ed equilibrio per non lasciare la gente con l’euforia dopo 3 vittorie oppure andare in depressione dopo 2-3 sconfitte. Abbiamo tanto da fare. Lasciateci nel gruppo delle squadre che meritano, ma non siamo candidati a niente, siamo candidati a vincere solo la prossima partita. Dobbiamo essere equilibrati, poi è normale essere meno felici dopo una sconfitta. Dobbiamo trasformare la tristezza in motivazione, non in delusione o depressione. Noi facciamo la nostra strada, che è una strada di tranquillità e ambizione. Quando ho Pellegrini stanco e gioca a centrocampo con Cristante, sapevo che o vincevo o perdevo. Ma questo non è un problema. Il problema sono i 3 gol subiti in una partita, se segni 2 gol fuori casa devi vincere. Difensivamente abbiamo avuto problemi, ma anche in attacco, non abbiamo giocato bene”.
Su Viña: “Domani non è a disposizione".
Su Calafiori: “È valido Riccardo, ha 19 anni e pochissime partite di Serie A. È valido per noi, se chiedi a 4 o 5 squadre più forti di Serie A, magari ti dicono che non è valido, perché hanno più giocatori. Per noi Calafiori è valido e a Verona ha giocato in modo timido, ma equilibrato. Abbiamo avuto problemi generali in difesa, mi aspetto di più dai miei terzini. Ha bisogno di tempo per maturare”.
Tra Cristante e Veretout: “Ci sono squadre che hanno la possibilità di gestire, per noi è più difficile. In alcune posizioni ho più soluzioni sullo stesso livello, in altre meno. Di solito non dico chi gioca e chi non gioca, ma ti dico già che domani giocano Cristante e Veretout".
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