Conferenze stampa pre-partita

Fantacalcio, le ultime su Cagliari-Empoli secondo Mazzarri e Andreazzoli

ROME, ITALY - SEPTEMBER 19: Walter Mazzarri, head coach of Cagliari Calcio with Joao Pedro during the Serie A match between SS Lazio and Cagliari Calcio at Stadio Olimpico on September 19, 2021 in Rome, Italy. (Photo by Silvia Lore/Getty Images)

I due tecnici hanno incontrato i giornalisti alla vigilia del match tra Cagliari ed Empoli in programma domani alle 20:45

Fabiola Graziano

Un solo punto divide in classifica Empoli e Cagliari. Fin qui infatti, la squadra toscana è riuscita a racimolare una sola vittoria contro la Juventus e ha perso le restanti tre partite, mentre i sardi sono reduci da due pareggi e due sconfitte e non vedono l'ora di portare a casa il primo trionfo stagionale. Scopriamo dunque come si sono preparate le due compagini al match attraverso le dichiarazioni rilasciate dai rispettivi tecnici, Walter Mazzarri e Aurelio Andreazzoli.

LE PAROLE DI MAZZARRI

Sulla formazione: “Sono abituato a giocare ogni tre giorni, per tanti anni ho fatto anche le coppe. Chiaro che ho avuto pochi allenamenti, io di solito faccio dei test su tutto il gruppo invece lo dovrò fare solo nella pausa. Questi test mi serviranno per capire la tenuta della rosa. In questo momento chi ha giocato con la Lazio può rigiocare anche domani. Poi ci sono delle eccezioni, per esempio chi è arrivato già al limite contro la Lazio. Il mio lavoro è capire chi sta meglio, per questo ho fatto la conferenza presto per parlare con calciatori e medici questo pomeriggio. Diciamo che è tutto in divenire ma dipende da loro e dai dottori”.

Su Caceres:Caceres è tra i ragazzi più esperti. Lui, come Pavoletti, mi aiuta dalla panchina. Io voglio questo, Martin quando è uscito ha fatto quasi da collaboratore aiutando chi si stava scaldando. Da questa cosa ripartiamo. Poi in campo ha fatto bene nonostante l’ammonizione presa subito”.

Su Joao Pedro: “Non vorrei si travisasse. Joao mi ha già promesso che non lo farà più, ma non era per il cambio. È bene che un giocatore, anche se è capitano, eviti le cose eclatanti. Io quando escono i calciatori gli do sempre la pacca, e poi negli spogliatoi faccio parlare anche loro. Lui era arrabbiato per il gol preso, e mi ha fatto capire che abbiamo lo stesso spirito. Quando pareggiamo ma potevamo vincere, dobbiamo essere arrabbiati. Ed era giusto quello che ha detto, ma certe cose plateali devono restare per noi. Non deve più farlo, ma aveva ragione perché ci siamo abbassati troppo e lui voleva dare alla rosa un segnale diverso. L’equivoco era solo questo, l’errore è stato renderlo plateale, ma il principio suo è il mio”.

Su Strootman: “Ci devo parlare, ieri lui e Godin hanno fatto 30 minuti di lavoro più intenso. Dopo vedremo se faranno parte della panchina o meno, altrimenti resteranno a casa”.

Su Gaston Pereiro:“Credo che lui stesso non ha chiaro bene dove può giocare. Può fare tanti ruoli, ma deve trovare la sua dimensione. E io ho bisogno di tempo per capire dove metterlo al meglio, io ho la sensazione che può fare anche la punta. Può fare l’esterno a piede invertito e si è messo a disposizione per la fascia. Io l’ho impiegato da seconda punta, ma non è entrato nel vivo del gioco per colpa del momento della squadra”.

Su Carboni: “Carboni è partito centrale, poi Lykogiannis mi chiede il cambio e io l’ho spostato terzino. Lui si era concentrato a fare il centrale e poi da esterno non potevo dirgli tante cose e lui non aveva capito bene i movimenti. Ma non è colpa loro”.

Su Keita Balde: “Mi aspetto da lui e da Joao Pedro che continuino su questa strada per 90 minuti. Ma sugli schemi offensivi abbiamo partecipato con tanti giocatori. Joao e Keita possono migliorare anche nel cinismo e possono anche fare degli assist. I gol se li fanno gli attaccanti ok, ma se li fanno gli altri con i movimenti giusti va benissimo. L’importante è solo il Cagliari e la cultura dello sport di squadra".

LE PAROLE DI ANDREAZZOLI

Su Pinamonti:"Giocherà dall’inizio”.

Su Asllani e Viti:"Sono pronti e stuzzicano l’idea. Credo che non abbiano ostacoli preventivabili sulla loro strada, ma dobbiamo essere bravi anche noi ad accompagnare la loro crescita. Ci vuole prudenza".

Sulla mancanza di cattiveria:"Io non la chiamerei cattiveria. Se però ci si riferisce all’interpretazione della gara, che a volte può essere sottotono, può dipendere dalle caratteristiche della squadra. Abbiamo delle figure di riferimento, come ad esempio Tonelli, ma anche il nostro capitano Romagnoli e La Mantia. Anche questa è una componente allenabile, ma bisogna avere tempo".

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