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Correa è in pole per completare il reparto offensivo dell'Inter, con la Lazio che ha abbassato le pretese a 35 milioni di euro: i nerazzurri offrono 30 milioni, per cui ora è il momento di trattare.
Nelle scorse settimane, Marcus Thuram aveva superato il biancoceleste nelle preferenze di Marotta: però, l’infortunio al ginocchio destro, con interessamento ai legamenti e almeno 45 giorni di stop, ha arrestato le trattative facendo virare nuovamente tutte le ultime forze economiche sullo stesso Correa. Quest'ultimo si può definire un “uomo di Inzaghi”, la sua fedele seconda punta che negli ultimi anni ha affiancato Immobile tra le fila laziali.
Inizialmente l’affare sembrava complicato, visti i 40 milioni richiesti da Lotito, ma con l'abbassamento del teto massimo richiesto sembra più alla portata dell'Inter, magari inserendo alcuni bonus al raggiungimento di determinati obiettivi come escamotage.
L’operazione resta ancora complessa soprattutto per via dei rapporti freddi tra le due società dopo il trasferimento che ha portato Inzaghi a Milano, praticamente il giorno dopo una cena tra Lotito e allenatore che si erano già accordati per il rinnovo. Tuttavia, rimorsi a parte, Correa ha espresso la volontà di andare all’Inter, lo ha confermato anche Sarri, così come lo stesso Lotito ha dichiarato proprio ieri: “Pagare moneta, vedere cammello”, lasciando intendere che l’Inter deve pagare l’intero valore del cartellino del calciatore per averlo e che di conseguenza non farà sconti.
Parola a Marotta adesso, con il compito di colmare il gap di 5 milioni, mentre Inzaghi sta già pensando a come gestire Dzeko, Lautaro e Sanchez in chiave Correa, posto che il cileno ha guai fisici che lo terranno via fino a dopo la sosta per le Nazionali.
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