MONZA, CASO CRAGNO: QUALE FUTURO PER IL PORTIERE

Calciomercato Monza, addio a Cragno a gennaio? L’agente: “Situazione grottesca, devono crearsi le condizioni”

Mario Ruggiero

Cragno potrebbe lasciare il Monza a gennaio. Una situazione paradossale che, difatti, è difficile per tutti. Dalla società lombarda alle ambizioni dello stesso portiere

Situazione assurda per Alessio Cragno, portiere nel giro della Nazionale ma attualmente dodicesimo del neopromosso Monza con Stroppa prima e Palladino poi che hanno dato spazio a Michele Di Gregorio, portiere di buone prospettive cresciute nel vivaio dell'Inter. Da titolarissimo con la maglia del Cagliari a panchinaro di lusso. Il guardiapali nativo di Fiesole, ora, cercherà di cambiare aria a gennaio, ma non sarà così semplice.

CALCIOMERCATO MONZA, ADDIO A CRAGNO A GENNAIO? L'AGENTE: "SI DEVONO CREARE LE GIUSTE CONDIZIONI"

Queste le dichiarazioni rilasciate dall'agente di Cragno, Graziano Battistini (in passato anche lui portiere), al portale calciomercato24.com: “Per un trasferimento a gennaio dovrebbero crearsi situazioni che metterebbero d’accordo tutti, anche il Cagliari. Perché di mezzo c’è proprio anche il club sardo visto che è al Monza con la formula del prestito e obbligo di riscatto. In questo momento non c’è bisogno già di pensare a gennaio".

Sulla scelta di sposare il progetto Monza in estate: “Abbiamo scelto Monza come nuova realtà e per i margini di crescita per il futuro. Lui farà di tutto per prendersi a Monza quello che ancora non gli è mai stato concesso, l’occasione di dimostrare giocando. C’è tutto per far bene a Monza, ma un suo desiderio è quello di una grande realtà e di tornare a giocare in Nazionale che gli è stata tolta senza motivo per quanto accaduto in questi mesi.Non può essere una situazione facile questa per noi - prosegue Battistini - perché non è ciò che ci aspettavamo la scorsa estate. Alessio chiaramente non può essere felice di non avere l’occasione di dimostrare chi è dopo che per anni ha mostrato il suo valore. Lui però continua ad essere sereno, mi dicono che in allenamento para tutto, anche le mosche”.

Sulla gerarchia con Di Gregorio: “Questa situazione è frutto di alcune scelte che sono state fatte ad inizio della stagione con l’attuale primo portiere. Grandissimo rispetto per Di Gregorio e per quello che sta facendo. La storia di Alessio però parla da sola. So che i dirigenti si sentono in difficoltà nei suoi confronti, soprattutto perché hanno capito che ragazzo si trovano davanti: forte, serio e di grande valore. E’ una situazione grottesca”.