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"Lei è loca, loca, loca" è uno dei tanti tormentoni estivi italiani di questo 2021 radiofonico, ma è anche il jingle in grado di riassumere le estenuanti settimane di trattative condotte dalla Juventus per portare in bianconero Manuel Locatelli. Lei, la Vecchia Signora della Serie A, è Loca, ossia pazza del giovane talento italiano che ha quello stesso aggettivo spagnolo insito nella radice del proprio cognome e che da oggi è ufficialmente un suo giocatore.
Alla fine, il lungo corteggiamento ha ripagato la perseveranza della Juve, che dopo tanti tira e molla è riuscita a convincere il Sassuolo a cederle il centrocampista classe 1998 venendo incontro alle sue esigenze economiche. Pertanto, con un'operazione di mercato congeniale alle casse bianconere, vista la formula del prestito biennale gratuito e del successivo obbligo di riscatto fissato a 35 milioni di euro spalmabili in cinque anni, l'intero mondo juventino si augura ora che Locatelli possa portare i medesimi profittevoli frutti sul campo, dove potrebbe facilmente rivestire i panni del jolly di Massimiliano Allegri.
A seconda del modulo che il tecnico bianconero deciderà di adottare a inizio gara o a partita in corso, Manuel potrà mettere la sua versatilità e la sua duttilità al servizio di mister Max e della sua nuova squadra. L'ex neroverde infatti, è in grado di ricoprire degnamente tutti i ruoli del centrocampo, anche se quello di regista davanti alla difesa è il ruolo che ha spinto la dirigenza bianconera a fare all-in su di lui come presente e futuro della Vecchia Signora. Pertanto, a meno di clamorosi stravolgimenti tattici adottati durante la stagione, "il Loca" sarà il perno attorno cui ruoterà il centrocampo a 3 del 4-3-3 allegriano, con Bentancur che tornerà ad agire da mezzala destra come agli albori della sua avventura a Torino, e con Rabiot e McKennie a darsi il cambio come mezzala sinistra.
Tuttavia, l’attuale presenza di un consistente numero di trequartisti nella rosa juventina, lascia presupporre l'adozione a più riprese di un modulo maggiormente offensivo come il 4-2-3-1, con cui lo stesso Allegri costruì i successi dell'intero girone di ritorno nella stagione 2016-2017 e al quale Locatelli non farebbe fatica ad adattarsi, visto che si tratta dello stesso schema tattico impiegato dal Sassuolo di De Zerbi. In tal caso dunque, il giovane neo-acquisto bianconero si muoverebbe nei due di centrocampo, attaccando e difendendo in egual misura, proprio come accaduto nelle ultime annate a Reggio Emilia.
Sulla base di tali considerazioni, una volta superato lo scoglio dell'ambientamento, il minutaggio riservato a Locatelli sarà garantito e toccherà soltanto a lui impreziosirlo con prestazioni lodevoli e, perché no, un discreto bottino di bonus che trasformi il suo acquisto in affare pure al Fantacalcio. All'asta però, non bisogna lasciarsi ingannare dal cambio maglia. Il suo approdo in un top club come la Juventus non deve spingere a strapagare Manuel: il 5% del budget a disposizione, per esempio 50 crediti su 1000 totali, costituisce il tetto massimo da prefissarsi per accaparrarselo come 4° slot di centrocampo nella propria fantarosa.
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