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"C'era curiosità per la presenza dell'Inghilterra ad Euro 2016. Per la prima volta dopo tanti anni gli uomini di Hodgson arrivavano alla fase finale dell'Europeo con una discreta credibilità. Una difesa non solidissima ma affidabile, un centrocampo ricco di talento, un attacco che prometteva scintille, forte di tanti uomini goal da rendere difficile persino comprendere le gerarchie. Kane o Vardy? Rooney o Sturridge? E il talento Rashford? Di sicuro aveva colpito anche il coraggio di un allenatore tradizionalista come Roy Hodgson, che aveva stupito tutti portando in Francia giocatori di sicuro talento ma giovani, come il già citato Rashford ma anche il 20enne fuoriclasse del Tottenham Dele Alli, l'altalenante attaccante del Manchester City Sterling, e poi Wilshere, Rose, Stones, insomma, i presupposti per fare bene c'erano tutti, e in tanti già auspicavano un approdo almeno alle semifinali.
"Prima partita del girone e prima delusione. Gara dominata in lungo e in largo, il goal su punizione di Dier che sembra il preludio ad una vittoria meritatissima ed invece nei minuti di recupero la Russia trova un goal casuale ed arriva un pareggio per 1-1 che ha il sapore della sconfitta. Nel secondo turno c'è il derby con il Galles, capoclassifica dopo la vittoria sulla Slovacchia. Gli inglesi vanno sotto ma poi, grazie ai subentrati Vardy e Sturridge, Hodgson la ribalta e porta a casa vittoria per 2-1 e conquista la testa della classifica. Tutto a posto? No, neanche per sogno. Nell'ultimo turno il Galles distrugge la Russia e la Slovacchia impone lo 0-0 all'Inghilterra, nonostante il dominio territoriale di Rooney e compagni. Insomma luci, il gioco, la capacità di dominare il campo e ombre, una chiara difficoltà arrivati nei pressi dell'area di rigore. Lo stato di salute della squadra è buono, il morale non molto, e alcune scelte ancora non chiare di Hodgson non aiutano la truppa.
"Una vittoria e due pareggi sono un magro bottino rispetto alle aspettative della squadra. Pesano il pareggio conquistato dalla Russia in extremis e la partita bloccata contro la Slovacchia. 3 soli goal fatti, 2 subiti, una difesa che poteva fare meglio visto il valore degli avversari, un attacco che doveva produrre molto di più. Dier, Sturridge e Vardy i marcatori, colpiscono le assenze dal tabellino di Kane e Rooney, attesi come sicuri protagonisti.
"Essere arrivata seconda ha precluso all'Inghilterra la possibilità di trovarsi dal lato del tabellone dove la strada, almeno per la semifinale, sarebbe stata spianata. Adesso, invece, troverà l'Islanda, sulla carta avversaria abbordabile, ma poi ai quarti ci sarà con ogni probabilità la Francia. E lì ci vorrà una prestazione davvero eccellente per superare i favoriti e presentarsi alla semifinale. Per Hodgson sarà importante migliorare la qualità delle giocate arrivati davanti all'area di rigore, e trovare il modo di innescare Kane e Vardy. Altrimenti anche nel calcio sarà "Brexit".
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